Logo
  Lunedì, 29 Aprile 2024







Servizi Medical Travel
· Prenotazione appartamento/hotel
· Prelievo da/per aeroporto
· Accompagnamento clinica
· Cambio valuta
· Convenzioni ristoranti e disco
· Convenzioni palestre
· Org.tour Bucarest
· Viaggi al mar Nero
· Dracula tour (visita castello)


Alloggio



Tempo libero

Prenota adesso il tuo volo
Myair

Siti amici
Oculistica
Chirurgia refrattiva

I vizi di refrazione, in genere corretti con occhiali o lenti a contatto, in alcuni casi possono essere definitivamente eliminati con un piccolo ed indolore intervento chirurgico. Nei casi di forte differenza visiva tra i due occhi (anisometropia) e/o di intolleranza alle lenti a contatto, l'intervento di chirurgia refrattiva è consigliabile.

Un intervento di chirurgia refrattiva corregge attraverso il laser ad eccimeri difetti della vista come la:
- miopia,
- l'astigmatismo
- l'ipermetropia

Con un'operazione di questo tipo, un paziente che aveva un difetto visivo non dovrà più portare degli occhiali o delle lenti a contatto (in certi casi degli occhiali possono ancora essere necessari per delle attività particolari, come guidare di notte, ma le lenti degli stessi saranno molto più leggere). Si tratta dunque di un nuovo metodo alternativo per la correzione dei vizi di refrazione.
Questi interventi non hanno invece nessun effetto sull'abbassamento della vista dovuto ad altre patologie oculari come la cataratta, il glaucoma, le degenerazioni retiniche, ecc.

Gli interventi possono essere eseguiti sui due occhi contemporaneamente.

Per correggere definitivamente questi difetti visivi oggi si ricorre con successo al laser ad eccimeri.

Le tecniche laser risolutive sono:
P.R.K. (PhotoRefractive Keratectomy): é la più semplice ed utilizza il raggio dei laser ad eccimeri per rimuovere sottili strati di cornea, rimodellandone la curvatura.
LASIK, (Laser In situ Keratomileusis): questa tecnica un pò più complessa consiste nel sezionare a cerniera una parte della cornea. La cornea sottostante viene poi trattata con il laser ad eccimeri e infine si riposiziona il lembo tagliato che si salda spontaneamente in pochi minuti.
LASEK, (Laser SubEpithelial Keratomileusis): questa è in effetti la tecnica è più moderna ed appare anche la più sicura e, in un certo senso, fisiologicamente corretta. Come per la LASIK dalla superficie della cornea viene separata una lamella di tessuto, che però in questo caso è costituita dal solo epitelio (che viene invece asportato nelle altre metodiche). Una volta che si è creato questo flap epiteliale il chirurgo può modellare la curvatura dello stroma corneale con il laser, ribaltando poi il lembo al suo posto al termine dell’ablazione. I vantaggi della LASEK,consistono in minori fastidi post-operatori, recupero funzionale precoce e minor rischio di haze. (cicatrizzazione della superficie corneale anomala con la formazione di zone meno trasparenti). Queste opacità sono in genere transitorie , tendendo a scomparire col tempo, altrimenti un ritocco laser consente di eliminare il problema.

Criteri di esclusione assoluti:
  • età del paziente inferiore ai 20 anni (per la variabilità della refrazione)
  • instabilità del difetto refrattivo da almeno 2 anni
  • miopia progressiva (Keratoconus)
  • miopia >10 D, ipermetropia > 6 D, astigmatismo > 5D
  • trattamenti prolungati con cortisone
  • malattie autoimmuni o collagenopatie: per l’imprevedibilità dei processi di guarigione
  • alterazioni corneali congenite
  • gravi alterazioni del film lacrimale: per ritardi di guarigione
  • ipertensione oculare o glaucoma
  • patologie retiniche e del nervo ottico
  • alterazioni congiuntivali
  • gravidanza e allattamento e terapie ormonali (le alterazioni ormonali influenzano il processo di riparazione)
  • diabete mellito
  • esposizione ai raggi UV
  • portatori di pace maker (il laser può interferire con il funzionamento del pace maker)
  • epilessia
  • patologie oculari nella famiglia
  • guida notturna frequente
  • sport con contatti violenti o con acqua salata
  • lavoro in ambienti polverosi
  • età superiore ai 60 anni (la correzione non escluderà l’uso degli occhiale per leggere)
E’ molto importante il colloquio con il medico per dargli modo di valutare accuratamente i vari parametri per poter intervenire nella massima sicurezza.

ESAMI PRE-OPERATORI
Prima dell’intervento è assolutamente necessario eseguire degli esami per poter determinare lo stato refrattivo del paziente o altri elementi che possano influire sull’andamento dell’intervento e sui suoi risultati.
Alla fine di questi esami di una durata di 1-2 ore effettuati senza dolore, i medici disporranno di tutte le informazioni necessarie per l’intervento.
Gli esami necessari sono:
  • Esame dell’acuità visiva
  • Autorefrattometria: si intende la valutazione degli eventuali difetti refrattivi oculari
  • Cheratometria:la misurazione del raggio di curvatura della superficie anteriore della cornea
  • Diametro pupillare;
  • Biomicroscopia: serve per accertarsi che il paziente non soffra di alcune patologie oculari che possono rappresentare delle controindicazioni assolute all’intervento (blefarite, che causa infezioni, distrofie corneali ed erosioni epiteliali, leucomi corneali, patologie del segmento anteriore, cataratta).
  • Tonometria: è un esame essenziale per la prevenzione del glaucoma, patologia molto seria che può portare anche alla cecità.
  • Pachimetria: per misurare lo spessore corneale, dato molto importante per valutare la fattibilità o meno dell’intervento.
  • Topografia corneale: consente di effettuare una fotografia della superficie della cornea (la membrana trasparente anteriore dell’occhio).
Indicazioni da rispettare prima delle analisi:
  • prima dell'intervento, le lenti rigide due settimane prima.
  • Portare gli occhiali con se per le analisi.
  • Portare i risultati delle analisi svolte in precedenza.
Indicazioni prima dell'operazione:
  • smettere di usare le lenti a contatto morbide una settimana prima dell'operazione, le lenti rigide due settimane prima.
  • non usare cosmetici (profumo, deodorante, crema per il viso, dopobarba, cipria) nel giorno dell'operazione.
TERAPIA POST OPERATORIA
Nel periodo postoperatorio si utilizza una lente a contatto a scopo terapeutico che viene lasciata in sede per qualche giorno, fino alla guarigione dell’epitelio corneale ed allevia il dolore. Si instillano poi dei colliri antinfiammatori ed antalgici. che vanno diminuiti con il passare dei giorni e che hanno il ruolo di stabilizzare il risultato chirurgico.
IL paziente può avvertire una leggera sensazione di fastidio, come fastidio alla luce, lacrimazione e sensazione di corpo estraneo. Alcuni controlli nell’immediato periodo postoperatorio sono consigliati per valutare l’avvenuta guarigione ed altre visite sono previste nei primi mesi per valutare la definitiva correzione effettuata.

Analisi di controllo il giorno seguente l'operazione e sei giorni dopo.
Nelle 24 ore dopo l’intervento il paziente può accusare fastidio e gonfiore con forte fotofobia. La visione da vicino resta leggermente offuscata per un paio di settimane e si stabilizza poi nel corso di 1 mese al massimo.
i consiglia vivamente per almeno due settimane dopo l’intervento di:
  • non frequentare ambienti polverosi
  • non truccarsi
  • non esporsi a lampade abbronzanti
  • evitare bagni in piscina o al mare
  • evitare il contatto con sostanze irritanti
  • prestare attenzione a saponi e shampoo e sostanze irritanti
  • non affrontare il sole senza adeguate protezioni (occhiali da sole)
Vuoi eliminare occhiali e lenti a contatto? Ora puoi farlo!
Chiama il numero verde 800-126454, oppure compila il modulo di consultazione gratuita.
infotel telematica web marketing agency Eventi a Rimini
partner